LUNEDI’ DELLO SPIRITO SANTO – 5 GIUGNO 2017

Benedetto il nostro Dio, che ci fa il dono del suo Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Carissimi, ci siamo radunati stamane in questa chiesa cattedrale, la nostra chiesa cattedrale, per lodare il Signore, per celebrare i Santi Misteri.

Una celebrazione durata due giorni e che si concluderà col vespro di questa sera. Celebriamo l’amore di Dio Padre, la grazia abbondante e gratuita del Signore nostro Gesù Cristo, e la comunione dello Spirito Santo. E celebriamo la nostra fede in questa chiesa cattedrale dedicata alla Santissima Trinità, la nostra cattedrale, il luogo dove ascoltiamo la Parola di Dio, dove abbiamo ricevuto e riceviamo i sacramenti, il luogo dove ognuno di noi e tutti insieme siamo e diventiamo Chiesa, Chiesa di Cristo.

E la Parola di Dio nella festa odierna è molto bella, ricca ed esigente. E lo è perché ci sottolinea tre aspetti che vorrei brevemente sottolineare:

L’apostolo Paolo ci ha proposto tre verbi in modo imperativo, ricordateli: Comportatevi perciò come i figli della luce… Cercate ciò che è gradito al Signore… Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta… Paolo ci vuole cristiani che agiscono come tali, che cercano, che vigilano, che vegliano sulla propria vita cristiana. Comportarci come figli della luce, cercare e vigilare, secondo le parole di Paolo, vorrà dire agire e vivere secondo il Vangelo di Cristo. Un vangelo che non soltanto ci propone ma ci esige una vita di amore, di carità, di perdono. Un amore anche verso i nemici; una carità verso tutti; un perdono fino a settanta volte sette.

Il Vangelo ci ha dato la parabola della pecora smarrita. Una parabola che indica sì che ognuno di noi in qualche momento o situazione della nostra vita possiamo smarrirci in tanti modi. Ma una parabola che ci indica che il Signore, il pastore, continuerà sempre a cercarci, a caricarci sulle sue spalle e a riportarci all’ovile, nella sua misericordia, nel suo amore incommensurabile. Ma è una parabola detta anche per ognuno di noi cristiani, chiamati anche ad accorgerci che il fratello perduto c’è, che è e che cammina accanto a noi, e che anche noi lo dobbiamo caricare sulle nostre spalle. Questa è una parola del Vangelo che il Signore dà anche ad ognuno che non soltanto lo ascoltiamo, ma vogliamo anche viverlo: “il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”.

Svègliati, o tu che dormi, dèstati dai morti e Cristo ti illuminerà”. Lasciamo che questa Parola rimanga oggi nel nostro cuore, sicuri che il Signore Cristo sarà sempre la nostra luce, il nostro pastore, nei momenti di luce e in quelli che sembrano di tenebra, nei momenti di croce e in quelli di risurrezione. Amin.

+ P. Manuel

Esarca Apostolico

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